Ricerca 2010 su matrimoni e divorzi l'Istat: due anni fa 88.191 separazioni e 54.160 divorzi; rispetto all'anno precedente le prime hanno registrato un incremento del 2,6% e i secondi un decremento dello 0,5%. Per entrambi i fenomeni una continua crescita negli ultimi due decenni
ROMA - L'amore, come dice lo scrittore Frédéric Beigbeder, durerà anche tre anni, ma il matrimonio per finire ne impiega 15. Non è il titolo di un film ma il succo dell'ultima ricerca dell'Istat sull'argomento, condotta analizzando i dati di separazioni e divorzi in Italia del 2010. Ciò che emerge dall'indagine è che la famiglia italiana è sempre più in crisi, sia dal punto di vista emotivo che economico.
Ci si separa di più (l'Istituto ha rilevato un incremento delle "rotture" del 2,6% rispetto al 2009) ma raramente si sceglie di andare fino in fondo divorziando, anche se, rispetto al 1995, anche il numero delle cessazioni degli effetti civili del matrimonio è incredibilmente aumentato.
Nell'85,5% dei casi ci si divide consensualmente e un'unione dura di media una quindicina d'anni. Dopo tale "deadline" il 30% dei matrimoni finisce con la separazione. Un dato che, se confrontato con la situazione degli anni '90, fa impressione. Nel 1995, su mille matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 rispettivamente 307 e 182. Cifre quasi triplicate in meno di vent'anni.